"Desidero *que tu stia in bocca al lupo"
ecco un errore "interessante"...
Lo studente ha assimilato l'espressione italiana "in bocca al lupo"
(che significa "buona fortuna" e che si usa quando qualcuno
deve affrontare un test, una prova,
soprattutto in ambito scolastico),
ma non l'ha capita.
Non si può dire: "ti auguro di essere in bocca al lupo" perché
sarebbe come dire: "vai all'inferno".
Infatti, anche se si usa poco, la risposta rituale sarebbe:
"crepi il lupo" (che muoia il lupo).
Si dice solo: "in bocca al lupo", come per dire:
"forza in questa situazione difficile".
E' molto importante saper usare le frasi fatte.
Bisogna studiarle bene per vedere come e quando si usano e, se possibile,
quando sembra il caso che si possa usare, chiedere a qualcuno
di fiducia: "potrei dire ... in questo caso?".
La stessa prudenza, con molta più attenzione, deve essere usata
nell'uso delle parolacce anche se gli italiani ne usano a non finire.
E soprattutto evitare la pessima tentazione di tradurre parolacce della
propria lingua perché uso e significato effettivo possono essere molto diversi.
Ho visto italiani tradurre e usare come se fossero in Italia la
parolaccia più comune in Italia (quella che inizia con la C) qui in
Brasile, dove, nonostante le parolacce esistano eccome, questa
parolaccia ha un peso mooolto maggiore che non in Italia.
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