Un errore comune, soprattutto nelle prime fasi dell'apprendimento, è legato ai segni morfologici del femminile e del plurale, non solo per la difficoltà del plurale, ma anche perché, in portoghese (brasiliano), la /e/ non tonica viene di solito resa foneticamente con /i/ (in realtà [I]).
Per lo stesso motivo, il “di” diviene “*de” e, spesso, la “i” sostituisce la “e” in vocaboli terminanti in “e” come in “MIA *ISCRIZIONI”.
Avviene anche il contrario, per ipercorrezione, e cioè i monosillabi terminanti in “i” vengono resi con “e” come nel caso più comune del “si” che diventa “se” (probabilmente per distinguerlo dall'avverbio “sì” che non soffre questo scambio) creando poi confusioni nella sintassi e nella morfologia.
Questo scambio fonologico è però minore o addirittura assente in studenti provenienti dalle città dell'interno dello Stato e dalla regione della fronteira, gli uni per probabile influenza dei dialetti italiani o tedeschi e gli altri per il contatto quotidiano con parlanti di lingua spagnola.
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