"Ho anche provato Ø fare la mia *iscrizioni"
[ricordo che il simbolo Ø è un segno per evidenziare la mancanza di qualcosa, in questo caso di una preposizione e il simbolo * indica una parola errata o non esistente]
Abbiamo qui due errori di interferenza dal portoghese brasiliano:
uno sintattico e cioè l'omissione della preposizione tra il verbo 'provare' e l'infinito seguente.
In portoghese, infatti, il verbo experimentar che quasi sempre traduce l'italiano 'provare' non esige la preposizione:
experimentei fazer minha inscrição ed anche
experimentei uma roupa nova
ebbene in italiano il verbo 'provare' quando seguito da un infinito vuole la preposizione a e quindi la traduzione della prima frase diventa:
"ho provato a fare la mia iscrizione"
[e non "di fare" come spesso si scrive]
mentre la seconda frase in cui l'oggetto è un sostantivo è tradotta pari pari:
"ho provato un vestito nuovo".
Passiamo ora a:
"la mia *iscrizioni"
lo scambio di e con i nelle vocali atone finali è un errore comune e ha, essenzialmente due cause:
- l'insicurezza quanto alla morfologia (cioè non sapere esattamente qual è la vocale che indica il plurale
- l'interferenza della fonologia portoghese brasiliano che tende a trasformare in /i/ (in realtà, fonologicamente è una [I]) la finale /e/ atona.
Ebbene in italiano la vocale finale, anche se atona, è una 'marca' che distingue maschile da femminile e singolare da plurale e quindi oltre ad essere scritta in modo correto deve essere pronunciata chiaramente:
'iscrizione' = parola femminile singolare
'iscrizioni' = parola femminile plurale.
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